Le 7 specialità culinarie per una gita a Roma

Roma, inutile specificarlo, è sicuramente la più bella città del Mondo per via delle sue straordinarie bellezze artistiche e culturali. Quando si visita Roma è un po’ come entrare in un’altra dimensione e andare indietro nel tempo e, non a caso, sono milioni i turisti provenienti da tutto il pianeta che, ogni anno, si danno appuntamento all’ombra del Colosseo. Ma sarebbe riduttivo limitarsi a parlare di visitare Roma solo per visitare le vestigia dell’antichità, la Capitale italiana infatti offre anche molte attrattive dal punto di vista culinario. Vediamo quindi ora quali sono le 7 specialità tipiche della cucina romana che renderanno un soggiorno a Roma davvero indimenticabile.

1-Pasta alla carbonara

La pasta alla carbonara è sicuramente una delle specialità romane più famose in Italia e nel mondo. Sarà possibile apprezzare questa specialità in qualsiasi trattoria o ristorante di Roma. Immancabili poi i bucatini alla carbonara ma si potrà dire di aver gustato una specialità romana solo se la ricetta tradizionale sarà stata rispettata. E quindi niente pancetta ma guanciale e, assolutamente, niente panna!

2-Pasta all’amatriciana

Stiamo parlando di un altro primo piatto tipico della tradizione romana, anche se in realtà sarebbe originario di Amatrice. La pasta all’amatriciana si trova comunque in tutte le trattorie e osterie romane e la ricetta comprende pecorino, guanciale e salsa di pomodoro. Ne esistono diverse varianti ma è sicuramente uno dei piatti più apprezzati dai romani.

3- Pasta alla Gricia

La Gricia è una ricetta romana al 100% e, secondo la vulgata popolare, altro non sarebbe che una amatriciana senza pomodoro. Facile da preparare, la Gricia è un chiaro simbolo di romanità e il consiglio è quello di gustarla per le strade della città in una delle tante osterie tipiche. Secondo alcuni il termine “Gricia” deriverebbe dalla Roma del XV secolo dove con “gricio” ci si riferiva ai panettieri che, all’epoca, provenivano spesso e volentieri dal Canton de’ Grigioni. Ma “griscium” era anche un termine con cui ci si riferiva a una sorta di grembiule grigio usato dai panettieri per proteggersi dalla farina.

4- Pasta Cacio e pepe

Secondo alcuni la Cacio e Pepe sarebbe l’essenza stessa della cucina romana e infatti ha origini antichissime. E’ forse il piatto che più racchiude in sé la romanità e può essere gustata con vari formati di pasta, dai tonnarelli fino agli spaghetti e alle mezze maniche. Secondo la tradizione questo piatto sarebbe nato con i pastori della campagna e, con gli anni, sarebbe riuscito dall’agro a conquistare l’Urbe.

5- Il maritozzo

Si tratta di un dolce tradizionale di Roma a base di acqua, farina, lievito, zucchero, latte, uova e burro. Stiamo parlando del maritozzo, una pagnotta dolce e soffice che viene spaccata a metà e riempita di panna montata. La storia del maritozzo risalirebbe addirittura ai tempi degli antichi romani, impossibile quindi visitare Roma e non provare questa delizia. Ai tempi degli antichi romani però, il maritozzo veniva riempito spesso e volentieri con uvetta e miele.

6- Abbacchio scottadito

Questa è una ricetta molto semplice della tradizione romana che veniva preparata in onore della Pasqua. L’abbacchio è uno dei simboli della cucina laziale ed è un agnello da latte, ancora non svezzato, macellato prima di aver raggiunto i 40 giorni di vita. Con l’abbacchio scottadito si usano le costolette d’agnello (carrè) che vengono marinate con olio ed erbe aromatiche prima di essere cotte sulla griglia.

7- Supplì al telefono

Ultima ma non ultima specialità tipica romana sono i cosiddetti supplì al telefono. Si tratta di una autentica delizia dello street food romano e consiste in cilindri di riso bollito che vengono conditi con sugo di carne e poi impanati e fritti. All’interno di questi cilindri troviamo anche un pezzo di mozzarella fusa che dona loro un gusto davvero inconfondibile.

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